L’interesse che Leibniz nutre per la musica non è semplicemente una propaggine del suo atteggiamento enciclopedico, ma un'esigenza radicata a fondo nella sua metafisica. Ciononostante, gli scritti in cui espone il suo pensiero sulla musica e sulla natura del suono hanno sempre ricevuto un’attenzione marginale dalla letteratura critica più importante. Studi su tali scritti sono stati compiuti soprattutto da musicologi o storici della scienza, senza però che emergesse con chiarezza il ruolo che la musica ricopre nella filosofia di Leibniz. gioca. Il presente lavoro mira invece ad evidenziare il significato che la musica riveste effettivamente all’interno del sistema leibniziano, cioè quello di rappresentare l’unico caso in cui possa realizzarsi la simbiosi autentica delle diverse dimensioni percettive di uno spirito – la più alta armonia fra empiria e ragione. L'importanza di tale legame fra musica e metafisica in Leibniz è dimostrato dal fatto che egli maturò le sue idee musicali più interessanti e originali in stretta corrispondenza con l’evoluzione del suo pensiero dal meccanicismo in direzione della metafisica delle sostanze – evoluzione che ripercorro nel presente lavoro, mostrandone le tracce nei mutamenti del suo pensiero musicale.