Scuola, cambiamenti socio-istituzionali e nei ruoli lavorativi: le strategie di coping degli insegnanti elementari

Data inizio
1 settembre 2005
Durata (mesi) 
24
Dipartimenti
Scienze Umane
Responsabili (o referenti locali)
Rappagliosi Cristina Maria

Lazarus e Folkman, nel libro Stress, Appraisal and Coping, definiscono il coping come: «l’insieme degli sforzi comportamentali e cognitivi, volti alla gestione di specifiche richieste esterne e/o interne, valutate come situazioni che mettono alla prova o che in ogni caso eccedono le risorse di una persona» (Lazarus e Folkman, 1984, p. 141), precisano, inoltre, che questi sforzi sono finalizzati a ridurre, minimizzare, padroneggiare, sopportare tali richieste (Folkman et al., 1986).
Il coping è un processo che indica un tentativo di adattamento, non un risultato. Si riferisce sia a ciò che un individuo fa effettivamente (coping attivo) per affrontare una situazione difficile, dolorosa, di disagio o a cui comunque non è preparato, sia al modo in cui si adatta emotivamente a tale situazione (coping passivo). Importante, in ogni caso, per l’attivazione di una o dell’altra modalità di coping, è la valutazione o la percezione che si ha dell’evento.
Lazarus e Folkman (1984) hanno evidenziato come la capacità reattiva dell’individuo ai vari stimoli provenienti dall’ambiente determini l’influenza che questo ha sull’individuo: tanto meno egli sarà capace di affrontare adeguatamente le situazioni che incontra, quanto maggiore sarà la sua dipendenza da esse.
Folkman (1984, pag.843) sostiene che il coping «coincide con lo sforzo di controllare, ridurre o tollerare le richieste interne ed esterne generate dall’interazione stressante organismo-ambiente». Il grado di reattività dipende, infatti, dal coinvolgimento con i fattori esterni e cambia in base al tipo di stimolazione che si riceve.
In ambito organizzativo il concetto di coping assume ulteriore importanza: le modalità con cui l’individuo tenta di adattarsi, di gestire la situazione o di fronteggiare un problema producono effetti determinanti sulla qualità del suo lavoro, sul suo rapporto con l’ambiente organizzativo e sullo svolgimento della mansione. Il lavoro è, infatti, il luogo in cui la persona sperimenta in misura considerevole delle situazioni problematiche e stressanti, a cui deve cercare di far fronte individuando strategie potenzialmente risolutorie.
La moltitudine di indagini condotte sulle strategie di coping, come evidenziato da Steca, Accardo e Capanna (2001), testimonia e conferma l’importanza dello studio di tale fenomeno.
Il modo in cui una persona fronteggia le situazioni di stress è determinato in parte dalle risorse che possiede, comprese salute ed energia, dalle credenze e dai valori esistenziali, dagli impegni, dalle abilità di problem solving, dalle abilità e dai rapporti sociali e dalle risorse materiali. È determinato, però, anche da possibili costrizioni (interne ed esterne) che possono intervenire attenuando l’uso delle risorse.
Il coping, quindi, è costituito dall’insieme degli sforzi esercitati dall’individuo per risolvere i problemi e la capacità di coping si riferisce non solo alla riduzione pratica dei problemi, ma anche alla gestione delle proprie emozioni e dello stress derivati dal contatto con i problemi.
Il mondo organizzativo odierno appare in continuo mutamento e ciò avviene in modo talmente rapido e disordinato, almeno apparentemente, che tutti coloro che ne vengono coinvolti lo vivono in condizioni di stress. In tutti i settori di attività ora si richiedono competenze operative di grado più elevato. Diventano importanti le capacità di gestire processi complessi, la disponibilità ad assumersi responsabilità dirette e l’attitudine alla cooperazione. Aumenta anche l’importanza assegnata alla creatività e alla capacità innovativa dei gruppi di lavoro. Anche il lavoro dell’insegnante è soggetto alle continue sollecitazioni che i diversi cambiamenti strutturali, sociali ed economici producono. Da più parti è indicata come professione ad ampio rischio di stress.
La precarietà, legata al passaggio dal certo al nuovo, influisce sicuramente sui lavoratori della scuola. Spesso il rapporto tra processi di riforma e processi di cambiamento viene dato per scontato, come se i due processi fossero legati da leggi deterministiche di causa-effetto. In realtà tale automatismo non esiste. Esiste piuttosto un costante lavoro di adattamento e una riorganizzazione personale e professionale cui ogni insegnante deve far fronte.
Nella letteratura del settore troviamo numerose ricerche che pongono l’attenzione sulle cause di disagio e di ciò che potrebbe indurre “esigenze di adattamento” da parte dell’insegnante. In genere aumenta la complessità delle analisi proposte: molti autori approfondiscono le conseguenze dello stress sulla salute e sul benessere psico-fisico prospettando relazioni tra stress, soddisfazione lavorativa, motivazione al lavoro, realizzazione personale, strategie di coping e burnout. Si cercano i possibili mediatori nella relazione tra stress e salute.
I modelli di analisi dello stress professionale si sono concentrati sul ruolo centrale assunto dalle valutazioni cognitive e dalle strategie di coping a cui le persone fanno riferimento, nonché sulle conseguenze psicosociali che tutto ciò può avere (Long, Kahn e Shutz, 1992; Terry e Callan, 1995).
È stato dimostrato che anche tra gli insegnanti strategie di coping attivo tamponano gli effetti dello stress sperimentato sul luogo di lavoro, migliorando il benessere emotivo (Brenner et al., 1985; Chan, 1998)
È in quest’ottica che si intende avviare una ricerca sulle strategie di coping degli insegnanti di scuola elementare. Si pensa di scegliere come contesto d’indagine le zone di Verona e di Brescia.
Il progetto, finalizzato alla messa a punto di uno strumento (questionario standardizzato) volto a indagare sulle strategie di coping degli insegnanti, si svilupperà secondo i diversi passi:
I. Perlustrazione a livello concettuale e teorico del problema, analizzando:
a. la letteratura nazionale e internazionale sul tema dello stress e del coping;
b. gli studi del settore;
c. la normativa scolastica;
d. gli strumenti utilizzati in ricerche analoghe.
Una prima analisi della realtà oggetto della nostra indagine sarà effettuata attraverso incontri e interviste in profondità (semistrutturate) ad alcuni testimoni privilegiati: dirigenti e insegnanti, per conoscere le diverse visuali della medesima realtà.
Ci prefiggiamo, poi, di individuare:
II. i contenuti generali da considerare per lo strumento di misura (questionario/intervista);
III. le richieste formulate nei confronti degli insegnanti, in termini di mansioni e di caratteristiche professionali;
IV. delle macro-aree con i relativi contenuti generali;
V. le strategie che gli insegnanti elementari possono mettere in atto per far fronte a richieste, problemi, criticità;
Il passo successivo sarà:
VI. la formulazione degli item;
VII. la costruzione del prototipo dello strumento di misura (questionario standardizzato);
VIII. la verifica del suo grado di adeguatezza (pre-test);
IX. la stesura pre-definitiva del questionario;
X. l’effettuazione dell’indagine pilota;
XI. l’individuazione del campione;
XII. la scelta della modalità di somministrazione (autosomministrato o somministrato tramite intervista);
XIII. la somministrazione del questionario ad almeno 250 insegnanti;
XIV. l’analisi e l’interpretazione dei dati;
XV. il confronto con i risultati di ricerche analoghe;
XVI. la presentazione dei risultati a qualche convegno;
XVII. la stesura di alcune pubblicazioni.

Riferimenti bibliografici
Compas B.E., Connor J., Osowiecki D., Welch A. (1998) Effortful and involuntary responses to stress: Implications for coping with chronic stress, in B.H. Gottlieb (a cura di) Coping with chronic stress, New York, Plenum Press.
Depolo M., Guglielmi D. (2000) Validazione italiana dell’Echelle Toulosaine de Coping (ETC), Psicologia della Salute, 1, 79-91.
Griffith J., Steptoe A. Cropley M. (1999) An investigation of coping strategies associated with job stress in teachers, in British Journal of Educational Psychology, 69, 517-531.
Lazarus R.S., Folkman S. (1984) Stress, Apparaisal and Coping, New York, Springer Publishing Company.

Enti finanziatori:

Finanziamento: assegnato e gestito dal Dipartimento

Partecipanti al progetto

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