Le partecipanti ed i partecipanti al corso saranno invitati a riflettere su cosa sia la pedagogia della mediazione in rapporto al lavoro di cura con persone, famiglie e gruppi che appartengono a lingue e culture differenti.
A partire da alcune esperienze di incontro/scontro con il “diverso” il corso si propone di far comprendere le dinamiche di base dei dispositivi di mediazione culturale ed etnoclinica nei contesti educativi, sociali e sanitari.
Si introdurrà la Pedagogia della Mediazione come approccio che favorisce la creazione, la gestione e la valutazione di dispositivi di cura nelle realtà in cui sorgono situazioni di conflitto (a titolo di esempio si analizzeranno esperienze nell’area dell’immigrazione e della vecchiaia).
Approfondiremo la conoscenza dei metodi di mediazione che nel lavoro di cura sono in grado di assumere, tener conto e dar conto delle differenti culture. Si approfondirà la particolare relazione che la mediazione richiede analizzando: la mediazione culturale, la mediazione etnoclinica, i rispettivi dispositivi, il lavoro con le/i mediatrici/mediatori culturali, il tradurre, il mediare, la composizione di un “luogo terzo” che la mediazione richiede sia nel pensiero che nella pratica.
Alle lezioni di carattere generale si intrecciano esercitazioni in piccolo gruppo e incontri di approfondimento in forma laboratoriale. Si individueranno uno o più strumenti qualitativi per la rielaborazione e la restituzione dell’esperienza del corso.
Testi per l’esame:
Rosanna Cima, Abitare le diversità. Pratiche di mediazione culturale: un percorso fra territorio e istituzioni, Carocci, Roma, 2005.
E' obbligatoria la lettura di:
A) Uno a scelta dei seguenti testi/articoli:
Maurizio Andolfi (a cura di), La mediazione culturale, Franco Angeli, Milano, 2003.
Grazia Colombo, Emanuela Cocever, Letizia Bianchi, Il lavoro di cura, Carocci, Roma, 2004.
Graziella Favaro, Manuela Fumagalli, Capirsi Diversi, Carocci, Roma, 2004.
Ismaël Maïga, De la nature à l’identité chez les Bambara: une construction complémentaire, in Colloque de Poissy 2004, (scaricabile dal sito: www.faustroll.net/poissy/index.htm).
Gabriel Maria Sala, Mediazione culturale, operatività e formazione, in Cormagi
C., Luoghi e non luoghi dell’incontro, Coedit,Genova, 2001.
Tzevetan Todorov (1982), La conquista dell’America. La questione dell’altro, Einaudi, Torino, 1984 (obbligatorio per i non frequentanti).
Rosanna Cima, Tempo di vecchiaia. Percorsi di anima e cura tra storie di donne,
Franco Angeli, Milano, 2004.
B) Uno a scelta dei seguenti romanzi:
Cheikh Hamidou Kane (1961), L’ambigua Avventura, Edizioni e/o, Roma, 2003.
Erik Orsenna, Madame Ba, Ponte alle Grazie, Milano, 2004.
Thahar Ben Jelloun, (1976), Le pareti della solitudine, Einaudi, Torino, 1990.
Catherine Dunne, Il viaggio verso casa, Edizioni Guanda, Parma, 2000.
Doris Lessing, (2003), Le nonne, Feltrinelli, Milano, 2004.
Doris Lessing (1983), Il diario di Jane Somers, Feltrinelli, Milano, 1988.
L’esame si svolgerà in forma di colloquio. Chi lo desidera può redigere uno scritto individuale, che tenga conto sia dei testi affrontati durante il corso che di esperienze nell’area della mediazione culturale. Lo scritto va consegnato una settimana prima dell’esame e si discute durante l’esame orale.
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