Nella società multiculturale che si sta realizzando in Italia e in Europa sono ancora molteplici gli ambiti pervasi da discorsi e pratiche razziste e xenofobe. A volte pratiche e discorsi razzisti sono consapevoli, altre inconsapevoli. Migranti e minoranze di vario tipo continuano a subire trattamenti differenziali e ad essere oggetto di narrative discriminatorie. La loro presenza, strutturale nella società italiana, è presentata come marginale, se non negata e censurata da una violenza strutturale che li colpisce quotidianamente, spesso impedendo loro l'accesso ai diritti fondamentali. Il corso intende fornire gli strumenti conoscitivi non solo per evidenziare i fenomeni del recente e più eclatante rigurgito razzista, ma anche per smascherare quelle forme di razzismo che il senso comune spesso nasconde o giustifica (come l'islamofobia, l'antiziganismo, l'omofobia, la "disabili-fobia", ecc.). Intende, altresì, proporre narrative alternative della realtà che stiamo vivendo, tese a costruire un antirazzismo olistico, teorico e pratico. Per questo, quest'anno il Corso si avvarrà delle conoscenze e degli insegnamenti più aggiornati nel campo dell'antropologia culturale, della psicologia, del diritto, della massmediologia, dell'urbanistica, dell'economia, della teologia, della scienza del peace-keeping.