Queste due giornate nascono per condividere modalità d’incontro e di convivenza che risultano generatrici di legami comunitari.
All’interno del dibattito attuale sulla migrazione, sui limiti e le forme di accoglienza, si gioca un conflitto politico tra paesi europei e, in Italia, il discorso pubblico è manipolato da una contrapposizione artificiale tra ‘buonisti’ e securitari che acuisce il senso sociale di insicurezza e diffidenza, autorizzando l’espressione di sentimenti razzisti.
In questo scenario fa la differenza ascoltare le voci che prendono forza dai luoghi di incontro e di mediazione vivente, spazi abitati politicamente dalle donne che trasformano in sapere, saper-vivere, le contraddizioni e le esperienze che toccano l’esistenza di ciascuna.Title | Format (Language, Size, Publication date) |
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