Il cinema pensa e fa pensare. I suoi strumenti non sono i concetti, ma le immagini: principalmente l’immagine-movimento (nel cinema “classico”, prima della nouvelle vague) e l’immagine-tempo (nel cinema che viene dopo Godard). La cinematografica capacità di pensare va alle “cose stesse”. È un pensiero concreto. Le immagini sono le cose. Per Deleuze non ci sono da una parte la realtà, dall’altra le immagini.
Id prodotto:
100531
Handle IRIS:
11562/973080
ultima modifica:
26 ottobre 2022
Citazione bibliografica:
Tuppini, T.,
Le linee di fuga del cinema«FATA MORGANA WEB»
, 2017
, pp. 1-4