- Authors:
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Barbagallo, Ettore
- Title:
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Corporeità vivente e alterità nella filosofia dell'organico di Hegel (Leiblichkeit und Andersheit in Hegels Philosophie des Organischen)
- Year:
-
2012
- Type of item:
-
Doctoral Thesis
- Tipologia ANVUR:
- Altro
- Language:
-
Tedesco
- Keyword:
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Hegel; alterità; corpo; corporeità; organismo; vita; vivente; Filosofia della natura; Fenomenologia
- Abstract (italian):
- La filosofia della natura hegeliana, in particolare la comprensione filosofico-scientifico dell'organico e della vita, dev'essere interpretata come una forma di sapere non riconducibile né al vitalismo né alle forme di spiegazione (Erklären) empirico-obiettivistiche della vita proprie della moderna scienza della natura. Nell'Introduzione Fenomenologica del presente lavoro viene messo a tema il problema di un sapere dell'organico, non però in vista della formulazione preliminare di una teoria della conoscenza, ma per mostrare come questo sapere (la Filosofia della natura) si fonda su una comprensione spirituale della vita naturale, la quale, lungi dall'essere un'ingenua riduzione antropocentrica del naturale allo spirituale, richiede invece una rigorosa giustificazione (Rechtfertigung) scientifica. Nella Fenomenologia dello spirito si trova proprio una tale giustificazione, poiché in essa viene mostrato che la comprensione spirituale della vita si radica nel terreno originario della scienza ovvero nella struttura originaria del sapere universale in quanto tale (il puro autoriconoscimento nell'assoluto essere-altro). Questa struttura primordiale del sapere fa la sua prima esplicita comparsa con l'entrata in quello che Hegel definisce il regno nativo della verità, ossia il regno dell'autocoscienza; è per questo, quindi, che la posizione dell'autocoscienza (Selbstbewusstseinsstandpunkt), che coincide con la posizione del concetto (Standpunkt des Begriffs), offre il punto di vista (Gesichtspunkt) a partire dal quale si sviluppano la scienza filosofica in quanto tale e, ciò che interessa più da vicino le nostre analisi, la comprensione spirituale della vita. Il punto di vista originario della comprensione dialettica e non meramente empirico-oggettivistica della vita è dato proprio dalla posizione dell'autocoscienza, in quanto quest'ultima non è altro che vita doppiamente compresa, vale a dire vita saputa: l'autocoscienza è al tempo stesso nella vita naturale e al di là di quest'ultima. Ma tutto ciò rimanda al fatto che la vita naturale ha anzitutto in se stessa la comprensione e la riflessione: la vita è infatti non solo vita vivente (ζωή), ma al tempo stesso vita compresa (φῶς), ossia un triplice processo organico (Gestaltungs-, Assimilations-, e Gattungsprozess) in cui la scissione (Entzweiung) dell'unità infinita della vita (Unendlichkeit) viene ricucita e risanata, e la vita può riflettersi in se stessa ritornando in sé dal suo essere-altro (Rückkehr in sich aus dem Anderssein). L'autocoscienza è invece vita doppiamente compresa: essa è infatti la coscienza in quanto ritrova se stessa, vale a dire il concetto di sé, nell'alterità del suo oggetto (nella vita). Solo in forza di questo movimento si può giustificare la comprensione spirituale della vita, ovvero la conoscenza della vita e dell'organico in quanto concetto che appare nella realtà della natura (erscheinender Begriff). Quest'ultima definizione della vita come concetto che appare verrà nel Primo e nel Secondo Capitolo approfondita attraverso due incursioni nella Logica (in particolare nell'ultima parte della Logica dell'essenza e nella Logica del concetto). È però necessario sottolineare che si tratterà pur sempre di una Logica compresa a partire dal punto vita della Filosofia della natura e della scienza del vivente organico.
Il Primo Capitolo è rivolto all'analisi del primo dei tre processi dell'organico, il processo di configurazione dell'organismo vivente (Gestaltungsprozess), in particolare di quello relativo alla forma più compiuta della vita naturale: la soggettività animale. Quest'ultima è descritta a partire dalla struttura del doppio Sé (Selbst-Selbst). Mentre infatti il Sé della soggettività vegetale si trova in una condizione di estraniazione (Entäußerung), ossia è posto al di fuori dell'individualità vivente, il Sé animale è capace del ritorno in se stesso a partire dal divenire altro (Anderswerden) e dall'es
- Product ID:
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67244
- Handle IRIS:
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11562/413540
- Deposited On:
-
May 21, 2012
- Last Modified:
-
November 4, 2022
- Bibliographic citation:
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Barbagallo, Ettore,
Corporeità vivente e alterità nella filosofia dell'organico di Hegel (Leiblichkeit und Andersheit in Hegels Philosophie des Organischen)
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