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Culti dionisiaci tra la tarda Repubblica e l'inizio dell'Impero: forme e valori attraverso l'iconografia  (2012)

Authors:
Scapini, Marianna
Title:
Culti dionisiaci tra la tarda Repubblica e l'inizio dell'Impero: forme e valori attraverso l'iconografia
Year:
2012
Type of item:
Doctoral Thesis
Tipologia ANVUR:
Altro
Language:
Italiano
Keyword:
Storia di Roma; Storia delle Religioni; Dionisismo; culti femminili; Pittura parietale romana; Villa dei Misteri
Abstract (italian):
La ricerca mira ad indagare le cerimonie dionisiache -ed in particolare quelle femminili praticate entro i confini della casa- nell’età tardo-repubblicana e proto-imperiale, allo scopo di valutarne i diversi aspetti, nonché l’eventuale significato politico. Si è partiti dal presupposto che il Dionisismo fu utilizzato in chiave politica sin dal primo ellenismo per fornire al potere simbologie di regalità utilizzabili in chiave propagandistica. Inoltre alcune cerimonie dionisiache, sia in Grecia che a Roma, erano celebrate dai sommi magistrati in favore della cittadinanza. In Atene, ad esempio, è famosa la cerimonia dionisiaca in casa dell’arconte Basileus, in occasione della festa delle Antesterie. Partendo da queste riflessioni preliminari, si sono prese in esame alcune cerimonie dionisiache o di carattere dionisiaco a Roma, se ne è valutato il rapporto con la sfera pubblica, cercando di creare una griglia metodologica in cui classificare la documentazione archeologica e letteraria, a seconda del valore religioso, dei soggetti implicati, dei destinatari dei monumenti e di altre opere di soggetto dionisiaco. Sulla base di una serie di distinzioni preliminari, necessarie per la valutazione di una grande quantità di materiale documentario di carattere eterogeneo, si è poi condotto un esame dettagliato di alcuni complessi architettonici romani e pompeiani di rilevante interesse dionisiaco. All’interno della cospicua documentazione presa in esame, si sono messi in evidenza soprattutto i cicli pittorici o in rilievo che presentano aspetti riconducibili a cerimonie misteriche o, quanto meno, segrete. In primis mi sono soffermata sul celebre ciclo dionisiaco della Villa dei Misteri, riguardo al quale ho fornito un’approfondita e aggiornata sintesi bibliografica. Le cerimonie echeggiate dai monumenti esaminati sono state comparate con quanto si conosce di vari rituali dionisiaci sia in Italia che nel mondo greco. Questo soprattutto al fine di valutare la eventuale pertinenza delle cerimonie indagate con riti la cui celebrazione spettava alle classi dirigenti delle città. In secondo luogo, sono state valutate anche le possibili contaminazioni con i riti egizi, che fin dal V secolo a.C. erano rapportati ai riti in onore di Dioniso e di Demetra. Dove possibile, inoltre, è stata esaminata la specificità della collocazione dei temi dionisiaci all’interno delle domus e delle villae romane. Una tassonomia precisa e ricorrente non è stata possibile, ma parimenti si sono tracciate numerose distinzioni utili fra spazi privati e spazi di rappresentanza. In base ai dati incrociati forniti dalle fonti letterarie e dalla ricorrente iconografia dell’incontro di Dioniso ed Arianna, è emerso che una tipologia molto diffusa di questa ritualità era quella della ierogamia dionisiaca, la cui versione in ambito romano era il rito di Bona Dea praticato in Dicembre nella casa del primo magistrato dell’Urbe. Una seconda tipologia di riti esclusivamente muliebri praticati in casa, dei quali, attraverso le iconografie e i dati cultuali (materiali votivi, epigrafi attestanti devozione privata), mi sembra di aver individuato una traccia, concerne pratiche devozionali in onore di una divinità preposta alla sfera femminile (maturità sessuale-matrimonio, gravidanza, parto), che sembra assumere ora i tratti di Cerere o Venere/Arianna, o di Iside, o di Hygeia, o di Ecate/Diana/Venere, o, per i temi della protezione materna, della maternità adottiva e del nutrimento, di Iuno o di Ino/Mater Matuta. Ho suggerito dunque che in questi riti vigesse il costume di identificarsi con questa o quella figura del mito, in base alle funzioni che si volevano mettere in evidenza: la maternità (Ino, Semele), il matrimonio (Arianna, Bona Dea, Venere), l’iniziazione delle fanciulle (Iuno, Diana, Onfale), la fertilità e la salute (Cerere, Hygeia e, ancora, Bona Dea). Inoltre, in base alla frequente comparsa nelle iconograf
Product ID:
67013
Handle IRIS:
11562/400338
Deposited On:
April 16, 2012
Last Modified:
November 1, 2022
Bibliographic citation:
Scapini, Marianna, Culti dionisiaci tra la tarda Repubblica e l'inizio dell'Impero: forme e valori attraverso l'iconografia

Consulta la scheda completa presente nel repository istituzionale della Ricerca di Ateneo IRIS

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