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AGENTI DI CLIMA E PERFORMANCE DI SICUREZZA: UN'ANALISI MULTILIVELLO  (2011)

Autori:
Brondino, Margherita
Titolo:
AGENTI DI CLIMA E PERFORMANCE DI SICUREZZA: UN'ANALISI MULTILIVELLO
Anno:
2011
Tipologia prodotto:
Doctoral Thesis
Tipologia ANVUR:
Altro
Lingua:
Italiano
Parole chiave:
Safety Climate; Safety Performance; Co-workers' Safety Climate; Multilevel Confirmatory Factor Analysis; Multilevel Structural Equation Modelling
Abstract (italiano):
In questi ultimi anni il clima di sicurezza nelle organizzazioni è divenuto un argomento sempre più rilevante, sia dal punto di vista scientifico sia da quello applicativo, dal momento che se ne è riscontrata la capacità di influire sulla performance di sicurezza dei lavoratori. Esso si è nel tempo affermato in alternativa alla cultura di sicurezza – atteggiamenti, credo, percezioni e valori che i lavoratori condividono riguardo alla sicurezza (Cox e Cox, 1991) – in quanto più facilmente misurabile (Cox & Flin, 1998; Hale, 2000; Guldenmund, 2000). Negli ultimi dieci anni molti ricercatori si sono concentrati a studiare la capacità predittiva del clima di sicurezza rispetto alla performance di sicurezza (e.g. Zohar, 2000, Zohar & Luria, 2005; Clarke, 2006; Griffin & Neal, 2000; Nahrgang, Morgeson & Hofmann, 2007; Christian, Bradley, Wallace, & Burke, 2009). Christian et al. (2009) nel loro lavoro meta-analitico identificano il clima come leading indicator della performance di sicurezza e buon predittore anche degli outcome di sicurezza oggetti. A partire da uno studio approfondito della letteratura, propongono uno schema concettuale integrato per spiegare l'influenza di fattori distali situazionali e personali sulla performance e sugli outcome di sicurezza. Nonostante questi risultati, a partire dalle rassegne e dagli studi meta-analitici disponibili, Zohar (2010) evidenzia come ci siano tuttavia ancora alcune questioni aperte riguardo allo studio del clima di sicurezza, sia dal punto di vista concettuale sia dal punto di vista metodologico. Dal punto di vista concettuale egli sottolinea ad esempio l'uso indistinto dei concetti di clima e di cultura di sicurezza, e dei relativi strumenti di misura, e la confusione nel definire cosa sia clima e quali siano le dimensioni da cui esso è caratterizzato. Dal punto di vista metodologico, egli mette in evidenza ad esempio l'ambiguità nella scelta di item che a volte confondono i livelli di analisi, e l'uso di metodi di analisi che non sempre tengono conto del carattere multilivello dei dati riguardanti il clima di sicurezza. A tale proposito Shannon & Norman (2009) sottolineano come sia importante che, se i dati raccolti sono per loro natura multilivello, essi devono essere anche analizzati con metodi adeguati a tale caratteristica. Accanto alla questione di cosa sia il clima di sicurezza, e di quali siano le caratteristiche di tale costrutto, nonché alla necessità di considerarne la dimensione multilivello, sia in termini concettuali che in termini di analisi dei dati, una terza questione è quella degli agenti del clima. Secondo alcuni autori, infatti, nel momento in cui si prende in considerazione il clima a livello di gruppo di lavoro, non è sufficiente considerare soltanto il diretto supervisore: gli stessi colleghi che che fanno parte del gruppo hanno una forte influenza sui comportamenti dei singoli lavoratori. (e.g. Melià, Mearns, Silva & Lima, 2008) Alla luce di queste riflessioni, è nato questo lavoro, che si propone in primo luogo di offrire un strumento integrato per la rilevazione del clima di sicurezza, che tenti di tenere in considerazione gli interrogativi ancora aperti, integrando e combinando gli sguardi di diversi autori su tale argomento, in particolare di Melià, di Zohar e di Griffin & Neal. Innanzitutto, si tratta di uno strumento che tiene in considerazione in modo chiaro i diversi livelli in cui il clima si può e si deve misurare (organizzativo e di gruppo, e, in relazione alla dimensione di gruppo, con attenzione al supervisore e con attenzione ai colleghi di lavoro) con l'introduzione della misurazione del clima dei colleghi di lavoro accanto a quello dei classici referenti del clima, quali la direzione aziendale e i preposti. In secondo luogo, tale strumento vuole essere attento anche alle specifiche dimensioni del clima di sicurezza (Griffin & Neal, 2000), così da non essere privato di quelle sfumat
Id prodotto:
59913
Handle IRIS:
11562/349235
depositato il:
22 marzo 2011
ultima modifica:
1 novembre 2022
Citazione bibliografica:
Brondino, Margherita, AGENTI DI CLIMA E PERFORMANCE DI SICUREZZA: UN'ANALISI MULTILIVELLO

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