Platone e l'oro della sapienza. Riflessioni a partire dal 'Fedro'
Anno:
2018
Tipologia prodotto:
Contributo in atti di convegno
Tipologia ANVUR:
Contributo in Atti di convegno
Lingua:
Italiano
Formato:
A Stampa
Titolo del Convegno:
L'età dell'oro. Mito, filosofia, immaginario
Luogo:
Verona, Università
Periodo:
15-17 dicembre 2016
Casa editrice:
Marsilio Editori
ISBN:
9788831749473
Intervallo pagine:
55-67
Parole chiave:
Platone favola dei metalli oro regalità sapienza
Breve descrizione dei contenuti:
Punto di partenza è la preghiera finale del Fedro, che invoca di “reputar ricco il sapiente”, e di avere, dell’oro, “un mucchio quant’è quello di cui nessun altro possa far bottino se non il temperante” (279c4-6). L’oro, qui, è non quello materiale, ma quello metaforico della sapienza, di cui Socrate prega di avere nulla più di quanto concesso all’uomo (non sapiente come il, dio, ma, al più, philòsophos), ma anche, entro tali limiti, nulla di meno. Con tale “immagine parlata” (Soph. 234c6) Platone restaura e rivoluziona l’icona esiodea dell’originaria “stirpe aurea”, che, commista a quella euripidea degli uomini nati dalla terra dove Cadmo seminò i denti del drago ucciso, lui stesso aveva giù usato in Resp. III (“nobile menzogna”). E’ dunque evidenziabile, nel Dialoghi, un percorso coerente – confermato dal Simposio e dalla metafora delle Leggi, dell’uomo come marionetta dalla corda d’oro - in cui la radice aurea presente nell’anima va preservata (sòzein) pura dall’influsso negativo di paure, dolori e piaceri, quanto l’oro puro si preserva tale con la prova al fuoco. La pratica costante, pur non facile, della sapienza filosofica configurerebbe allora un’‘età dell’oro’ possibile sempre e per tutti gli uomini.
Napolitano, Linda,
Platone e l'oro della sapienza. Riflessioni a partire dal 'Fedro' in L'età dell'oro. Mito, filosofia, immaginario
, Marsilio Editori
, Atti di "L'età dell'oro. Mito, filosofia, immaginario"
, Verona, Università
, 15-17 dicembre 2016
, 2018
, pp. 55-67