AVVISO: il Corso non verrà attivato per l'anno accademico 2020/2021
PROFILI E SBOCCHI OCCUPAZIONALI DELLA FIGURA PR/OFESSIONALE
La figura professionale di “Smart and remote working HR Specialist” è destinata a supportare individui e organizzazioni nei processi di transizione verso forme di lavoro smart (remote working). Al termine del Corso, il professionista sarà chiamato ad agire in contesti organizzativi, aziendali e/o istituzionali col fine di creare condizioni favorevoli per l’introduzione e l’adozione di modalità di lavoro agile. All’interno di un’unica figura professionale si fondono due specifiche funzioni: da un lato tale professionalità si configura come “esperto di processi cognitivi” in grado di sostenere gli individui nell’attivazione di processi di decisione, al riparo da bias cognitivi e resistenze psicologiche al cambiamento. Parallelamente, riveste il ruolo di esperto nella ristrutturazione dei tradizionali processi organizzativi nella direzione di modalità di lavoro “smart”, caratterizzate per flessibilità, utilizzo di tecnologie digitali, e per una riorganizzazione proattiva e funzionale degli spazi di lavoro in un’ottica di activity-based working.
Entrando nello specifico, il professionista porta con sé un bagaglio di capacità e competenze scientificamente fondato e connotativo del profilo in riferimento a:
OBIETTIVI FORMATIVI
Il Corso si pone come obiettivo principale di formare e valorizzare la figura professionale di "Smart and remote working HR Specialist" chiamata ad agire in qualità di facilitatore di processi di innovazione a supporto del remote working. Al termine del Corso, i partecipanti potranno disporre di conoscenze teoriche e di strumenti operativi, mutuati dalla ricerca e dalla pratica nell’ambito del management e della psicologia del lavoro e delle organizzazioni, per gestire le criticità connesse con l’attuazione di modalità di lavoro agile e con la gestione quotidiana degli smart worker: resistenze cognitive ed organizzative al cambiamento in chiave “smart”, coordinamento di team virtuali, mancanza di competenze digitali, aumento del rischio di iper-connettività e di infobesity, insorgenza di techno-stress e digital burnout, inefficace work-life balance e incremento della time porosity, etc.
Le conoscenze e competenze acquisite durante la formazione consentiranno al professionista di erogare interventi tipici della funzione HR, negli ambiti della:
Un’altra rilevante finalità del Corso è fornire un aggiornamento sugli aspetti giuridici, normativi e contrattuali del lavoro agile.
Ultimo obiettivo, infine, è contribuire a diffondere nelle organizzazioni il valore dello smart working inteso come opportunità di innovazione che richiede, per essere efficace, un inevitabile cambiamento culturale, manageriale, oltre che organizzativo.
PROFILI E SBOCCHI OCCUPAZIONALI DELLA FIGURA PR/OFESSIONALE
La figura professionale di “Smart and remote working HR Specialist” è destinata a supportare individui e organizzazioni nei processi di transizione verso forme di lavoro smart (remote working). Al termine del Corso, il professionista sarà chiamato ad agire in contesti organizzativi, aziendali e/o istituzionali col fine di creare condizioni favorevoli per l’introduzione e l’adozione di modalità di lavoro agile. All’interno di un’unica figura professionale si fondono due specifiche funzioni: da un lato tale professionalità si configura come “esperto di processi cognitivi” in grado di sostenere gli individui nell’attivazione di processi di decisione, al riparo da bias cognitivi e resistenze psicologiche al cambiamento. Parallelamente, riveste il ruolo di esperto nella ristrutturazione dei tradizionali processi organizzativi nella direzione di modalità di lavoro “smart”, caratterizzate per flessibilità, utilizzo di tecnologie digitali, e per una riorganizzazione proattiva e funzionale degli spazi di lavoro in un’ottica di activity-based working.
Entrando nello specifico, il professionista porta con sé un bagaglio di capacità e competenze scientificamente fondato e connotativo del profilo in riferimento a:
- gestione delle resistenze cognitive nell’implementazione di processi di innovazione: analisi dei bias cognitivi (status-quo bias, authority bias, conformity bias, etc.) e individuazione delle più opportune strategie di debiasing per gestire le possibili resistenze al cambiamento connesse a tali errori di giudizio;
- readiness assessment: attuazione di una prima valutazione finalizzata a indagare quanto l’organizzazione sia predisposta al cambiamento;
- ristrutturazione di ruoli, dinamiche e processi organizzativi in chiave “smart”: leadership digitale, team virtuali, flessibilità dei processi;
- pianificazione, implementazione e monitoraggio del processo di smart working in funzione della più recente normativa di riferimento, delle caratteristiche dell’organizzazione e delle risorse umane, economiche, strumentali a disposizione;
- sostegno ai manager interni all’organizzazione nei processi di adattamento al remote working;
- coordinamento del sistema di relazioni virtuali e da remoto con la rete di soggetti istituzionali interni ed esterni all’organizzazione avvalendosi anche di strumenti di social collaboration (social network aziendali e community);
- introduzione di policies per favorire il work-life balance degli smart worker;
- pianificazione di tempi (fasce orarie di reperibilità) e supporto nell’adozione di strumentazioni tecnologiche;
- progettazione, promozione e gestione di interventi formativi per rafforzare le competenze digitali dei lavoratori di ogni età coinvolti dal processo riorganizzativo di remote working;
- progettazione e promozione di interventi di formazione e consulenza per la prevenzione dei principali fattori di rischio psico-sociale (techno-stress, digital burnout, straining);
- monitoraggio della job performance degli smart worker attraverso l’individuazione di idonei indicatori per valutare efficienza ed efficacia delle attività svolte in modalità agile, rilevando altresì eventuali criticità di prestazione;
- verifica dei risultati, degli impatti e degli esiti dello smart working in termini di efficacia ed efficienza, intervenendo laddove necessario con eventuali azioni correttive.
OBIETTIVI FORMATIVI
Il Corso si pone come obiettivo principale di formare e valorizzare la figura professionale di "Smart and remote working HR Specialist" chiamata ad agire in qualità di facilitatore di processi di innovazione a supporto del remote working. Al termine del Corso, i partecipanti potranno disporre di conoscenze teoriche e di strumenti operativi, mutuati dalla ricerca e dalla pratica nell’ambito del management e della psicologia del lavoro e delle organizzazioni, per gestire le criticità connesse con l’attuazione di modalità di lavoro agile e con la gestione quotidiana degli smart worker: resistenze cognitive ed organizzative al cambiamento in chiave “smart”, coordinamento di team virtuali, mancanza di competenze digitali, aumento del rischio di iper-connettività e di infobesity, insorgenza di techno-stress e digital burnout, inefficace work-life balance e incremento della time porosity, etc.
Le conoscenze e competenze acquisite durante la formazione consentiranno al professionista di erogare interventi tipici della funzione HR, negli ambiti della:
- progettazione: ideazione, implementazione e monitoraggio del processo di smart working;
- valutazione: verifica degli impatti e degli esiti dello smart working, valutazione della job performance del lavoratore da remoto;
- formazione: promozione di percorsi formativi tesi a rafforzare le competenze digitali dei lavoratori, ma anche a prevenire techno-stress e digital burnout;
- tutela della sicurezza e della salute degli smart worker: prevenzione dell’insorgenza di rischi connessi allo svolgimento della mansione (uso prolungato di videoterminali, etc.) e di rischi psico-sociali (techno-stress, digital burnout, straining).
Un’altra rilevante finalità del Corso è fornire un aggiornamento sugli aspetti giuridici, normativi e contrattuali del lavoro agile.
Ultimo obiettivo, infine, è contribuire a diffondere nelle organizzazioni il valore dello smart working inteso come opportunità di innovazione che richiede, per essere efficace, un inevitabile cambiamento culturale, manageriale, oltre che organizzativo.