La ricerca prende le mosse dalla tradizionale relazione esistente fra politica e violenza, a partire dall’ambito moderno, con lo Stato quale figura del monopolio legittimo della forza, per approdare alle forme contemporanee di violenza, sganciate ormai dal monopolio statale e dal contenimento da esso operato nei confronti della violenza diffusa. Come cambia la pratica della violenza in relazione alla crisi delle categorie politiche moderne? La ricerca intende altresì proporre la necessità di un ripensamento ontologico della violenza, che la fondi nella costitutiva fragilità e vulnerabilità dell’umano.