Il corso si propone di stimolare una riflessione sul concetto di devianza, inteso nei suoi vari significati, e sul ruolo di controllo svolto dalle politiche e dalle istituzioni sociali. In particolare verrà analizzato il processo di etichettamento istituzionale quale meccanismo di produzione della devianza. Si cercherà, quindi, di riflettere sul significato (ambivalente?) degli interventi educativi e sociali di contrasto alla devianza e sul rapporto tra questa e le situazioni di marginalità sociale.
Inizialmente, il corso prenderà in esame le principali teorie sociologiche sulla devianza. Dopo questa prima analisi, ci si soffermerà in particolare, sulla teoria dell’etichettamento e sulla teoria drammaturgica di Erving Goffman con lo scopo di approfondire la genesi ed il significato sia del ruolo deviante che dei meccanismi di controllo sociale, dei quali una delle espressioni è l’intervento educativo. Infine, si cercherà di ampliare la riflessione, attraverso un esame critico del rapporto esistente tra situazioni di marginalità, la produzione di devianza e la capacità del contesto sociale di produrre inclusione sociale.
Testi per l’esame:
(Per i frequentanti)
-Williams F. P. e McShane M. D., Devianza e criminalità, il Mulino, Bologna, 1999;
-E. Goffman, Asylums. Le istituzioni totali: i meccanismi dell’esclusione e della violenza, Einaudi, Torino, 2003;
-S. Cecchi, Modernità ed inclusione sociale, CEDAM, Padova, 2007.
(per i non frequentanti)
oltre ai 3 testi sopra indicati
-E. Goffman, Stigma. L’identità negata, Onbre Corte, Verona, 2003.
Esame orale. Nel caso di elevato numero di iscritti, verrà svolto in forma scritta.
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