Incorniciare e interpretare il sapere pedagogico in direzione filosofica è accogliere la filosofia come filosofare, come insistito e insurrogabile ricercare, apprezzando un processo conoscitivo che rifiuta di isolare il pensare dal vivere. Un pensare in situazione accoglie la scrittura letteraria come idonea interlocutrice della riflessione filosofica intorno all’educazione, quale luogo del vivere in modo consapevole la densa problematicità dell’esistenza.
Si intende così proporre, sia sul piano concettuale che su quello del vissuto, l’esigenza non più dilazionabile di una educazione del pensare non disgiunta da quella del sentire.
Filosofare intorno all’educazione.
Riconoscere il soggetto nella sua concretezza esistenziale, anteponendolo ad ogni schema o interpretazione che privilegi la parte sull’intero, la vita cognitiva su quella emotiva, il calcolo e l’esattezza sulla verità è restituire cittadinanza all’istanza creativa della singolarità, all’ordine dell’essere, ma è anche accogliere l’alterità come partner ed orizzonte della propria identità.
Bibliografia
L. Mortari, Aver cura di sé, Bruno Mondadori, Milano, 2009.
R. De Monticelli, L’allegria della mente, Bruno Mondadori, Milano, 2004.
D. Silvestri, Diventare e restare soggetti, in L. Pati, L. Prenna (a cura di), Ripensare l’autorità, Guerini e ass. Milano, 2008, pp.81-95.
Le modalità valutative saranno comunicate all’inizio del corso.
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