Il progetto intende studiare il ruolo che la filosofia e la sua storia possono svolgere in rapporto alla crisi dell'universalismo che sembra caratterizzare lo scenario contemporaneo. Fin dall'antichità, la tradizione filosofica ha sempre cercato di elaborare modelli ‘inclusivi' fondati sull'universalità della ragione o su modelli antropologici di carattere generale, esponendosi d'altra parte al rischio di rinchiudersi, proprio in virtù di questa stessa tendenza, in una logica identitaria e totalitaria, e di rovesciarsi così in una in un discorso votato alla soppressione, all'inglobamento o alla dimenticanza di ciò che è differente o altro. Oggi - in un momento in cui la semplice appartenenza all'umanità e il possesso di una natura umana ‘astratta' appaiono sempre più insufficienti a garantire in modo appropriato tanto la coesione di una società quanto la salvaguardia dei diritti individuali, e in cui la stessa universalità dei diritti umani è diventata oggetto di discussione - la filosofia è chiamata da una parte a riflettere sul carattere storicamente determinato dei modelli e delle strategie di inclusione ed esclusione che essa ha di volta in volta elaborato dalle origini greche fino al Novecento, e dall'altra a proporre alle scienze sociali e alla politica un approccio diverso - intensivo e non estensivo, rispettoso delle differenze e non omologante - alla questione dell'universalismo. In altri termini, proprio in quanto ha sempre fatto storicamente esperienza dell'ambiguità che inerisce a ogni processo di universalizzazione, la filosofia appare ancora pienamente legittimata a prendere la parola contro la violenza e i meccanismi di esclusione in atto nella nostra realtà.
Il progetto nasce così espressamente dall'intento di raccogliere e concentrare le ricerche filosofiche in atto in diverse Università italiane - evitandone l'eccessiva frammentazione - intorno a uno degli obiettivi di fondo di Horizon 2020: la costruzione di società più inclusive, innovative e sicure.
A tal fine, il progetto si articola in due livelli sinergici e complementari:
1) la ricostruzione storico-filosofica dei modelli universalistici e delle strategie teoriche di inclusione e inclusione all'interno della tradizione occidentale;
2) la considerazione dei modi in cui tali modelli continuano ad agire nelle discussioni contemporanee e la possibile elaborazione di nuovi approcci all'universalismo.
Coordinatore nazionale: prof. L. Sturlese
Coordinatore locale: prof. M. Longo