Fornire le conoscenze di base relative al dibattito antropologico sui fatti politici, e fornire gli strumenti analitici per l’analisi culturale delle “lotte delle identità” e in particolare dei nazionalismi.
L’approccio antropologico al politico sarà analizzato a partire dall’analisi del posto che occupano la mito-storia, l’immaginazione e la burocrazia nella costruzione dello stato-nazione. L’emergere degli stati-nazione in Europa e altrove sarà analizzato studiando le modalità di costruzione delle identità “sostanziali”, così come le contro-modalità di resistenza da parte delle minoranze “perdenti”, che cercano di sfuggire ai meccanismi collettivi di egemonia/dipendenza.
Testi per l’esame
 M. Herzfeld, Antropologia, Firenze, SEID Editori, 2006. Solo capitoli 3 (“Storie”), 5 (“Politiche”) e 12 (“Manifestazioni dell’ordine”).
 B. Anderson, Comunità immaginate. Origine e fortuna dei nazionalismi, Roma, Manifestolibri, 1996.
Un libro a scelta tra:
 J.-L. Amselle, Logiche meticce. Antropologia dell’identità in Africa e altrove, Torino, Boringhieri. 1999.
 P. Vereni, Vite di confine. Etnicità e nazionalismo nella Macedonia occidentale greca, Roma, Meltemi, 2004.
 L. Piasere, I rom d’Europa. Una storia moderna, Roma e Bari, 2004.
L’esame si svolgerà in forma orale.
I frequentanti che lo preferiscano, potranno redigere una relazione scritta di approfondimento su uno degli argomenti sviluppati a lezione.
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