Melarete rappresenta la continuazione/sviluppo di un progetto di ricerca sull'educazione etica: educare alle virtù. A partire dall'esigenza di alcune insegnanti della scuola primaria relativa alla possibilità di realizzare un percorso di educazione con i bambini, abbiamo deciso di trasformare i nostri riferimenti filosofici in un concreto progetto educativo sulle virtù, in cui i bambini coinvolti si sono esercitati in un pensare etico, come riflessione sull'agire virtuoso a partire dalla loro esperienza. L'esperienza educativa proposta ai bambini è diventata per noi oggetto di una ricerca empirica e qualitativa al fine di di comprendere il pensiero etico dei più piccoli e di identificare quali attività sono più in grado di sviluppare tale pensiero.
Assumendo come sfondo vitale la teoria della cura e a partire da questa riprendendo l’etica delle virtù di Aristotele, proponiamo una possibile differente interpretazione dell’educazione etica, intesa come Educazione all’Etica delle Virtù secondo la Filosofia della Cura. In greco uno dei termini che indica la cura è melete mentre il termine che indica virtù è arete, perciò il progetto di educazione etica qui delineato viene nominato MELARETE.
Riferimenti per lo sviluppo del progetto sono la teoria aristotelica delle virtù e la pratica educativa di Socrate. L'etica di Aristotele si fonda sull'assunzione secondo la quale la ricerca del bene sta in relazione con l'agire secondo virtù e da questa assunzione il progetto sviluppa il suo nucleo concettuale secondo cui l'etica ha a che fare con un progetto di vita buona; mentre dalla paideia socratica, riferimento fondamentale per lo sviluppo di un metodo dell’educazione del pensiero, il progetto sviluppa il suo metodo didattico. Che MELARETE possa essere considerata una teoria dell’educazione etica piena espressione della teoria della cura è tesi supportata dal fatto che i teorici della cura in genere mostrano una certa considerazione per le virtù.
Per quanto riguarda le attività educative il progetto educativo MELARETE si struttura su tre attività:
- dialogare sulle questioni etiche
- leggere e scrivere storie eticamente significative
- scrivere la propria esperienza in relazione ai vissuti ritenuti rilevanti sul piano etico
Per quanto riguarda le attività di ricerca presentiamo la sua epistemologia
La pedagogia è un sapere prassico, cioè trova la sua ragione fondativa nel cercare strategie che facilitino i processi educativi. Per realizzarsi in quanto sapere prassico ha necessità di sviluppare una complessa e articolata ricerca: una ricerca teoretica che prende in esame le questioni di fondo dell’agire educativo e attraverso il confronto con le varie scienze umane che si occupano di investigare i fenomeni educativi (filosofia, antropologia, psicologia, sociologia) mira a costruire un orizzonte di ipotesi pedagogiche, e una ricerca empirica che indaga sul campo l’agire educativo nel suo accadere.
Lo specifico di questa ricerca consiste nel mettere alla prova il valore di esperienze che sono guidate dall’intenzione di provocare lo sviluppo di un pensare eticamente orientato. Per essere significativa ogni ricerca dovrebbe prevedere fra i risultati le conoscenze acquisite sia sul mondo originario dei bambini [intendendo per originario il mondo dei pensieri cui si accede prima di ogni intervento educativo] sia sugli effetti che su questo mondo hanno certe esperienze, e in termini di analisi critiche sull’uso dei metodi e delle tecniche euristiche utilizzate. Le azioni euristiche esplorative sono finalizzate a comprendere i pensieri dei bambini rispetto a certe questioni etiche; le azioni operative introducono nella vita della scuola esperienze educative intese a promuovere determinati apprendimenti e la parte investigativa consiste nel capire quali esiti hanno queste esperienze, o meglio quali esiti vengono rilevati.
Aree di ricerca coinvolte dal progetto | |
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Società inclusive e pratiche di cittadinanza
Theory and practice of education |
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