Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti fondamentali per poter “fare formazione” in aula.
In particolare si intende perseguire i seguenti obiettivi:1. Delineare una distinzione tra i concetti di “formazione” e “addestramento”;
2. Stabilire delle connessioni tra i concetti di “formazione” e “apprendimento”;
3. Distinguere e connettere tra di loro i concetti di “formazione”, “educazione” e “insegnamento”;
4. Definire il ruolo del formatore: Insegnante? Educatore? Animatore? Terapeuta?;
5. Definire le competenze del formatore;
6. Spiegare e analizzare il processo di formazione:
6a. La committenza;
6b. L’analisi dei bisogni formativi;
6c. L’intervento di formazione;
6d. I metodi dell’intervento formativo, che sono:
- La lezione frontale;
- La discussione di gruppo;
- La simulazione;
- Il role-play;
- L’esercitazione.
6e. La valutazione degli esiti formativi (mediante colloqui, interviste o questionari)
7. Analizzare i luoghi della formazione.
Gli obiettivi formativi del corso sono quindi i seguenti (declinati secondo i Descrittori di Dublino):
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Conoscere e capire quali sono i costrutti psicologici particolarmente connessi con le attività formative;
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding): Conoscere e capire come applicare le conoscenze suddette alle attività formative;
Autonomia di giudizio (making judgements): Saper valutare quali costrutti chiamare in causa per la spiegazione e il trattamento dei fenomeni formativi;
Abilità comunicative (communication skills): Saper comunicare la materia col linguaggio specialistico che la caratterizza;
Capacità di apprendere (learning skills): Saper dare vita a percorsi autonomi di apprendimento e approfondimento dei temi affrontati durante il corso.
PROGRAMMA
Il corso tratterà i seguenti temi:
1. L'approccio psicologico alla formazione (con le relative caratteristiche e i relativi metodi formativi):
- il modello psicodinamico (formarsi è prendere coscienza di sé);
- il modello cognitivo-comportamentale (formarsi è addestrarsi, allenarsi e modellarsi attraverso l'esperienza);
- il modello psico-sociale (formarsi è saper stare con gli altri e collaborare modulando il proprio comportamento).
2. Le fasi storiche della psicologia della formazione (con i relativi metodi formativi):
- Fase diagnostico-attitudinale;
- Fase caratterologico-affettiva;
- Fase clinico-dinamica;
- Fase economico-sociale;
- Fase educativa;
- Fase dello sviluppo vocazionale;
- Fase centrata sulla persona o maturativo-personale.
METODI DIDATTICI
Gli incontri in aula prevedono l'utilizzo di lezioni frontali (con slide), discussioni di gruppo ed esercitazioni, al fine di far apprendere allo studente quali sono le caratteristiche psicologiche della formazione, come si fa formazione in aula e quali sono i contesti che favoriscono o, al contrario, inibiscono i processi di apprendimento di cui la formazione si occupa.
Oltre ai testi obbligatori per l'esame scritto, lo studente può avvalersi dei seguenti testi di approfondimento che valgono anche per l'eventuale esame orale da richiedere dopo lo scritto:
1. Battistelli A. (2003). Apprendere partecipando. Milano: Guerini e Associati.
2. Knasel E., Meed J., Rossetti A. (2002). Apprendere sempre. Milano: Raffaello Cortina Editore.
3. Odoardi C. (a cura di) (2009). Formazione e sviluppo nelle organizzazioni. Firenze: Giunti O.S..
4. Quaglino G.P. (2005). Fare formazione. I fondamenti della formazione e i nuovi traguardi. Milano: Raffaello Cortina Editore.
5. Quaglino G.P. (2001). Scritti di formazione. Milano: Franco Angeli.
6. Quaglino G.P. (2004). Autoformazione. Milano: Raffaello Cortina Editore.
7. Trentin G. (2001). Dalla formazione a distanza all’apprendimento in rete. Milano: Franco Angeli.
8. Sartori R. (2008). Psicologia psicometrica. Milano: LED.
Autore | Titolo | Casa editrice | Anno | ISBN | Note |
Sartori R., Tacconi, G., Caputo B. | Competence-based analysis of needs in VET teachers and trainers: an Italian experience | European Journal of Training and Development, 39, pp. 22 - 42. | 2015 | ||
Sartori R. & Gatti M. | Game-based learning. Il ruolo del gioco nella progettazione di percorsi formativi (Edizione 1) | LED, Milano | 2013 | 978-88-7916-651-5 | |
Sawyer K. | La forza del gruppo. Il potere creativo della collaborazione (Edizione 1) | Giunti, Firenze | 2012 | ||
Riccardo Sartori, Andrea Ceschi | Motivazioni al volontariato e rischi psicosociali (Edizione 1) | 2015 | |||
Riccardo Sartori, Cristina Maria Rappagliosi | Orientamento, formazione e lavoro. Dalla psicologia alle organizzazioni | LED | 2012 | ||
Carli R. & Paniccia R.M. | Psicologia della formazione (Edizione 1) | il Mulino, Bologna | 1999 |
L’esame consiste in una prova scritta con alcune domande aperte e alcune domande chiuse. Le domande aperte sono sempre presenti e richiedono allo studente di applicare ad un caso reale di formazione concetti, teorie e modelli appresi durante lo studio dei testi. Le domande chiuse, invece, non sono una costante (dipende dalla strutturazione dello scritto che cambia di volta in volta). Dopo aver ricevuto l’esito dello scritto, è possibile concordare col docente un colloquio orale (facoltativo) che prevede lo studio di almeno uno dei testi di approfondimento.
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