L'insegnamento si impegna a favorire le basi teoretiche e linguistiche affinché studentesse e studenti siano in grado autonomamente di riconoscere ed elaborare il rapporto interno tra concetti e questioni filosofiche. Per esercitare a questo nell'insegnamento vengono messe a fuoco alcune questioni centrali della tradizione filosofica europea ed extraeuropea. Non ci si propone soltanto di fare attenzione alle capacità di apprendere delle studentesse e degli studenti, ma anche di favorire una autonomia di giudizio e di affinare la capacità argomentativa, che può venire guidata attraverso diverse pratiche nel percorso didattico.
L'insegnamento si concentra sulla domanda: come pensare l'esperienza? Che rapporto esiste tra pensiero ed esperienza?
Il programma è così articolato:
. Metafore interpretative della realtà. Processo di ipermetaforizzazione. Conflitto con altre modalità linguistiche: la direttrice metonimica. Politica della lingua. Esperienza e differenza sessuale (Luisa Muraro, "Maglia o uncinetto. Racconto linguistico-politico sulla inimicizia tra metafora e metonimia", manifestolibri, 2017.
. Materialismo qualitativo. Critica ad una concezione oggettiva e determinista della realtà. Pensiero arabo medievale messo a confronto con il pensiero contemporaneo riguardo al materialismo qualitativo (Ernst Bloch, "Avicenna e la sinistra aristotelica", mimesis ed., 2018
. Crisi del concetto di esperienza. Ricostruzione storica di tale concetto. Esigenza teorica e politica di un suo ripensamento (Walter Benjamin, "Esperienza e povertà" e "Il narratore" in Walter Benjamin, "Esperienza e povertà", Castelvecchi ed., 2018.
. Immaginazione in rapporto all'esperienza. Letteratura e narrazione. Quando l'esperienza narrata diventa parte del mondo condiviso. "Tutto il pensiero è meditazione. E' pensare in seguito ad una cosa". Il contributo di Hannah Arendt (1. Hannah Arendt, "Isak Dinesen (1885-1962)" in "aut aut" n. 239-240, 1990; 2. Hannah Arendt, "L'umanità in tempi bui", Cortina, 2019, da studiare assieme all'introduzione al libro di Laura Boella; 3. Hannah Arendt, "Benjamin: l'omino gobbo e il pescatore di perle", il mulino, 2011, da studiare assieme all'introduzione al libro di Lea Ritter Santini)
Autore | Titolo | Casa editrice | Anno | ISBN | Note |
Bloch Ernst | Avicenna e la sinistra aristotelica | mimesis | 2018 | ||
Benjamin Walter | Esperienza e povertà | Castelvecchi | 2018 | ||
Hannah Arendt | Il futuro alle spalle | il mulino | 2011 | ||
Hannah Arendt | L'umanità in tempi bui | Cortina | 2019 | ||
Muraro Luisa | Maglia o uncinetto. Racconto linguistico-politico sulla inimicizia tra metafora e metonimia | manifestolibri | 2017 |
L'esame è orale sia per chi frequenta sia per chi non può frequentare. Per le e gli studenti che non possono seguire è necessario andare al ricevimento studenti della docente per poter avere chiarimenti su punti del programma e parlarne assieme. Si invita in particolare le e gli studenti che non seguono a leggere con attenzione le diverse introduzioni ai libri posti in programma. La valutazione dell'orale seguirà il criterio di verificare non solo l'apprendimento dei temi trattati, ma anche se questo è stato accompagnato da una autonomia di giudizio e da una buona capacità argomentativa.