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Il corso ha l'obiettivo di trasmettere ai futuri assistenti sociali le competenze necessarie a comprendere come i problemi che il senso comune definisce "personali" abbiano in realtà radici sociali molto profonde e chiamino in causa complessi meccanismi di produzione e di esclusione della diversità e della devianza.
Il corso, dal deciso orientamento monografico, sarà quasi interamente dedicato alla figura del sociologo canadese Erving Goffman. Dopo aver illustrato le radici strutturaliste della sua opera, si prenderanno in considerazione i lavori che quest'autore ha dedicato all'analisi della natura del sé individuale. Esaminandoli, si metteranno in luce come il decoro e la dignità delle identità personali, nonché la loro stessa esistenza, dipendano dalla capacità dei soggetti di conformarsi a precise norme sociali la cui mancata osservanza attiva processi di marginalizzazione e stigmatizzazione.
PREREQUISITI:
La comprensione degli argomenti trattati a lezione non necessita di specifiche conoscenze pregresse.
CONTENUTI:
I fatti sociali
la costruzione rituale dell'individualità: i giochi di faccia;
i linguaggi rituali della deferenza e del contegno;
équipe e costruzione sociale della realtà;
Ribalta e il retroscena;
le tre forme dell'identità individuale: virtuale, attuale e personale;
lo stigma come forma di incongruenza identitaria;
screditati e screditabili
stigma e carriera morale
l'accettazione dello stigma come forma di marginalizzazione ed esclusione sociale.
l'ordine dell'interazione come ordine sociale sui generis
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolgerà tramite una serie di lezioni frontali tese ad approfondire i testi d'esame, a spiegarne i contenuti, a mostrarne connessioni e differenze, ad indicare i problemi che essi risolvono e quelli che invece lasciano aperti. Durante il corso, saranno previsti specifici momenti di discussione e confronto che richiederanno l'attiva partecipazione degli studenti.
Autore | Titolo | Casa editrice | Anno | ISBN | Note |
Goffman E. | Il rituale dell'interazione | Il Mulino | 1988 | SOLO pp. 7-122 | |
Goffman E. | La vita quotidiana come rappresentazione | Il Mulino | 1997 | SOLO pp. 95-164 | |
Durkheim É. | Le forme elementari della vita religiosa | Meltemi | 2005 | SOLO pp. 243-297 | |
Durkheim É. | Le regole del metodo sociologico. Sociologia e Filosofia | Edizioni di Comunità | 1996 | SOLO pp. 23-57 e pp. 165-206 | |
Goffman E. | L'ordine dell'interazione | Armando | 1998 | ||
Goffman E. | Stigma | Ombre Corte | 2003 |
L'esame si svolgerà in forma scritta. Lo studente sarà chiamato, nell'arco di due ore, a rispondere a 3 domande aperte inerenti il programma d'esame. Nello specifico, i quesiti saranno organizzati come segue: i primi due, indirizzati a valutare la preparazione dei candidati, verteranno su temi presenti nei testi e ampiamente discussi a lezione; il terzo quesito mirerà invece a valutare l'autonoma capacità di analisi critica dei candidati e richiederà loro di elaborare una riflessione personale sugli argomenti del corso (un confronto, un commento, un'esemplificazione, ecc.).
I criteri di valutazione impiegati saranno:
- Il grado di comprensione dell'oggetto della disciplina.
- Il grado di comprensione dei singoli concetti.
- La correttezza e la chiarezza espositiva dei problemi teorici.
- La padronanza del lessico disciplinare.
- La capacità di collegare gli argomenti.
- La capacità di indicare corrette ed efficaci esemplificazioni empiriche dei concetti teorici trattati.