Pedagogia sociale (2016/2017)

Corso disattivato

Codice insegnamento
4S00760
Docente
Marcella Milana
Coordinatore
Marcella Milana
crediti
12
Settore disciplinare
M-PED/01 - PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
Lingua di erogazione
Italiano
Sede
VERONA
Periodo
Sem. IIA, Sem. IIB

Orario lezioni

Obiettivi formativi

Il corso si propone di:
− Introdurre gli studenti alla pedagogia sociale in quanto specifico ambito di ricerca, riflessione ed azione educativa.
− Far riflettere gli studenti su similitudini e differenziazioni nel pensiero e nella pratica socio-pedagogica che caratterizzano l’Italia a confronto con altre realtà europee occidentale (es. Danimarca).
− Far conoscere agli studenti i diversi contributi apportati alla pedagogia sociale italiana dal maestro Alberto Manzi (1924 –1997), dall’educatore Ettore Gelpi (1933–2002) e dal docente universitario e filosofo dell'educazione Piero Bertolini (1931 –2006).

Programma

Nata quale alternativa ai modelli educativi dominanti, la pedagogia sociale è andata sviluppandosi quale particolare ambito di ricerca, riflessione ed azione educativa. Ambito che privilegia una visione dell’educazione in quanto fatto sociale, da cui la centralità del valore educativo (o educante) dell’agire sociale. Se ciò ha permesso alla pedagogia sociale di venirsi a delineare come ambito di studio ed intervento ‘altro’ dalla pedagogia generale tout court, da un punto di vista concettuale ha mantenuto delle ambiguità tra questi due ambiti, in Italia come in altri contesti Europei.
La premessa teorica su cui si fonda il corso è che la pedagogia sociale è stata diversamente interpretata, nel tempo come nella geografia Europea del pensiero educativo, quale modello compensatorio, alternativo o integrativo ai modelli educativi dominanti, quali ad esempio la scuola, e per lo più rivolto a cittadini in condizioni di disagio o esclusione, se non addirittura considerati devianti rispetto a norme e aspettative sociali prevalenti. In anni recenti, diversi studiosi di pedagogia sociale, sia italiani che europei, hanno messo in luce la necessità di rivisitare l’impianto teorico-concettuale su cui la pedagogia sociale si fonda, alla luce di fattori sociali, storici e culturali della contemporaneità, al fine di porre in evidenza le potenzialità inesplorate del valore educativo dell'agire sociale per lo sviluppo delle società contemporanee.
In particolare, l’affermarsi di un principio di educazione lungo il corso e nei diversi contesti di vita del cittadino, sia esso giovane o adulto, autoctono o immigrato, in condizioni di libertà o di internamento, se applicato alla pedagogia sociale, come sostenuto in questo corso, trova la sua ragion d'essere in tre principi fondamentali: 1) un'interpretazione olistica dello sviluppo sociale; 2) una preoccupazione umanistica per un tipo di sviluppo sociale che renda gli attori sociali 'più autenticamente umani'; e 3) un approccio integrato per il miglioramento della qualità della vita in tutti i suoi aspetti e nella sua interezza.
In questo corso, gli studenti avranno quindi l’occasione di riflettere su ciò che rientra nell’ambito di ricerca, riflessione e azione educativa della pedagogia sociale. Così facendo avranno anche l’occasione di riflettere sulla relazione tra pedagogia sociale e formazione del cittadino, nonché sui possibili ambiti di intervento della pedagogia sociale.

Modalità didattica
In aula è prevista una didattica ‘attiva’. Pertanto, oltre alle lezioni frontali, sempre accompagnate da interazioni attive in aula, il corso prevede l'utilizzo di audiovisivi, nonché discussioni e lavori di gruppo sui temi trattati in aula. Gli studenti sono tenuti a partecipare attivamente alle discussioni e ai lavori di gruppo, ma sempre nel rispetto delle opinioni espresse e del lavoro svolto da altri.
All'inizio del corso saranno formati dei gruppi di lavoro di tre studenti. Una volta stabiliti (in accordo con la docente) i gruppi potranno organizzare il proprio lavoro in autonomia.

Testi d’esame
▪ Catarci, M. (2013). Le forme sociali dell'educazione. Servizi, territori, società. Milano: Franco Angeli
▪ Barone, P. (2011). Pedagogia della marginalità e della devianza: Modelli teorici, questione minorile, criteri di
consulenza e intervento. Milano: Guerini Scientifica.
▪ Bertolini, P., Caronia, L. (2015). Ragazzi Difficili. Pedagogia interpretativa e linee d'intervento. Milano: Franco Angeli.
▪ Farné, R. (2011). Alberto Manzi: L'avventura di un maestro. Bologna: Bononia University Press.
▪ Riccardi, V. (2014). L'educazione per tutti e per tutta la vita: Il contributo pedagogico di Ettore Gelpi.

Modalità d'esame

Per gli studenti FREQUENTANTI il voto finale sarà basato su:
(1) una presentazione di gruppo (da effettuarsi in orario di lezione): 20% del voto finale.
(2) un portfolio individuale, da prodursi in itinere, composto da: 1 scheda di commento a un libro + 1 scheda di commento a un film + 1 elaborato scritto (individuale o di gruppo, previo accordo con la docente): 50% del voto finale.
(3) un breve esame orale (come da calendario appelli d'esame): 30% del voto finale.

Gli studenti NON FREQUENTANTI prendere contatto con la docente al termine del semestre IIA per concordare una forma di valutazione alternativa alla presentazione di gruppo.

***
(1) Presentazione di gruppo
Ciascun gruppo dovrà presentare un capitolo tratto da uno dei testi d'esame, previo accordo con la docente. La presentazione dovrà includere:
• una presentazione del capitolo,
• commenti e critiche al capitolo,
• e riflessioni sulle relazioni che il capitolo in oggetto presenta con i temi trattati nel corso.
Tutti i componenti del gruppo sono tenuti a contribuire attivamente alla preparazione e presentazione orale (15 minuti in totale).

(2) Portfolio individuale
- Scheda di commento a un libro (seguiranno informazioni di dettaglio a inizio corso)
- Scheda di commento a un film (seguiranno informazioni di dettaglio a inizio corso)
- Elaborato scritto: Ciascuno studente, al termine del semestre IIA, dovrà individuare un argomento di interesse, da concordare con la docente sulla base del programma di insegnamento, ai fini dell’elaborazione di un breve testo argomentativo, frutto di un lavoro di analisi, discussione, e riflessione critica.
Il testo finale dovrà essere di:
- circa 5 pagine (circa 2.500 battute per pagina), esclusi i riferimenti bibliografici ed eventuali appendici, se prodotto individualmente;
- circa 10 pagine (circa 2.500 battute per pagina), esclusi i riferimenti bibliografici ed eventuali appendici, se prodotto dal gruppo di lavoro.

(3) Prova orale
Al termine del corso, gli studenti dovranno sostenere una breve prova orale inerente gli argomenti analizzati dal corso. La prova è volta a valutare non solo la conoscenza acquisita tramite la lettura dei testi e la produzione del portfolio individuale, ma soprattutto la capacità individuale di riflettere in maniera critica sulla conoscenza acquisita al fine di stabilire connessioni di senso tra diversi elementi conoscitivi.

Opinione studenti frequentanti - 2016/2017


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