Estetica (i) (2005/2006)

Corso disattivato

Orario lezioni

Obiettivi formativi

L’Estetica è l'interrogazione filosofica sia dell' 'arte' e della 'bellezza' sia della dimensione estetica in generale (il percepire, il sentire, l'affetto). Questa interrogazione concerne l’intrinseco rapporto dell’arte con la storia e le epoche. L’Estetica è filosofica in sé e perciò non è né una filosofia `applicata’ ad un particolare campo, né storia dell'arte o critica d'arte. Compito della riflessione 'estetica', così come della filosofia in generale, è quello, indicato da Deleuze, di "creare concetti" in rapporto ai problemi che costituiscono l’essere stesso delle opere d’arte e la loro relazione con la storia e la vita dell’uomo. Finalità dell’insegnamento di Estetica è quello di chiarire il senso di tale interrogazione filosofica a partire da problemi o autori esemplari.

Programma

Prerequisiti: conoscenze generali di filosofia.
Contenuto del corso: Il corso cercherà di chiarire alcune problematiche essenziali per la determinazione dei concetti di forma e di stile. Tratteremo a) del concetto di forma e del suo rapporto col fondo, b) della critica alla tradizionale concezione ilemorfica del rapporto forma/materia; c) dei fondamenti filosofici in gioco in una nuova concezione della forma (con riferimento particolare alle filosofie di Merleau-Ponty, Simondon e Deleuze).
Il concetto di forma, fondo e individuazione sarà introdotto attraverso la lettura e il commento della Nascita della tragedia di Nietzsche.
Testi di riferimento:
A)
Nietzsche, La nascita della tragedia (in una delle varie edizioni disponibili) da leggere insieme a Euripide, Le baccanti (nell’ed. BUR o in altra edizione).
B)
AAVV, I percorsi delle forme. I testi e le teorie, Bruno Mondadori, Milano 1997.
Deleuze, Gilles, Nietzsche (con un’antologia di testi), SE, Milano 1997.
E. Panofsky, Idea. Contributi alla storia dell’estetica, La Nuova Italia, Firenze 1973.
H. Focillon, La vita delle forme, Einaudi, Torino 1990.
G. Simondon, L’individuazione psichica e collettiva, DeriveApprodi, Roma 2001.
C)
P. Gambazzi, Lo specchio di Platone e gli specchi di Merleau-Ponty. Sul “fondo immemoriale del visibile”, l’onirismo della percezione e il pensiero della pittura, in P, Burke, M. Carbone, P. Gambazzi, S. Vitale, Il dubbio di Merleau-Ponty. L’arte e l’invisibile, Clinamen, Firenze 2005, pp. 51 – 94; Id., La forma come sintomo e l’idea come costellazione problematica. Sul preindividuale e il trascendentale nella critica dell’ilemorfismo: Merleau-Ponty, Simondon, Deleuze (ma anche Plotino, Bruno e Ruyer), di prossima pubblicazione in “Chiasmi international”, autunno 2005, Vrin/Mimesis, Paris/Milano (i testi di questi due saggi saranno disponibili da fotocopiare presso la Biblioteca del Dipartimento di Filosofia).
Materiali di Estetica 2005 – 2006, a c. del dott. G. Antonello, disponibile presso libreria Erasmo, oppure da scaricare, sul sito Web del Dipartimento di Filosofia. Comprende: a) i seminari di introduzione al concetto di forma; b) alcuni brani da testi cui si farà riferimento nelle lezioni.
Metodi didattici: lezioni frontali e seminari.

Modalità d'esame

L'esame sarà costituito da un colloquio orale di commento e discussione sui testi di riferimento (un testo, a scelta dello studente, tra quelli del gruppo B; obbligatori per tutti i testi indicati ai punti A e C).

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