Estetica (p) (2004/2005)

Corso disattivato

Codice insegnamento
4S01184
Docente
Paolo Gambazzi
crediti
3
Altri corsi di studio in cui è offerto
Settore disciplinare
M-FIL/04 - ESTETICA
Lingua di erogazione
Italiano
Sede
VERONA
Periodo
1SemLettere dal 4-ott-2004 al 21-dic-2004.

Orario lezioni

Obiettivi formativi

L’Estetica è l'interrogazione filosofica sia dell'arte e della bellezza sia della dimensione estetica in generale (il percepire, il sentire, l'affetto). Questa interrogazione concerne l’intrinseco rapporto dell’arte con la storia e le epoche. L’Estetica è filosofica in sé e perciò non è né una filosofia `applicata’ ad un particolare campo, né storia dell'arte o critica d'arte. Compito della riflessione estetica, così come della filosofia in generale, è quello, indicato da Deleuze, di creare concetti in rapporto ai problemi che costituiscono l’essere stesso delle opere d’arte e la loro relazione con la storia e la vita dell’uomo. Finalità dell’insegnamento di Estetica è quello di chiarire il senso di tale interrogazione filosofica a partire da problemi o autori esemplari.

Programma

Nel corso progredito approfondiremo il problema del rapporto tra arte, bella apparenza e modernità in alcuni testi di Benjamin.
Testi di riferimento:
W. Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica. Arte e società di massa, Einaudi, Torino 1991, pp. 17 - 78.
Benjamin, W., Il surrealismo. Ultima istantanea sugli intellettuali europei, in Ombre corte. Scritti 1928 – 1929, Einaudi, Torino 1993, pp. 253 – 268.
Adorno, T. W., Profilo di W. Benjamin, in Prismi, Einaudi, Torino 1972, pp. 233 – 248.
P. Gambazzi, L’immagine e il pensiero. Sulla questione dell’arte e della morte dell’arte, Libreria Universitaria Editrice, presso libreria Erasmo, Verona 2004 (Parte Terza obbligatoria; Parte Seconda facoltativa).
Metodi didattici: lezioni frontali e seminari.
Prerequisiti: aver frequentato un corso introduttivo di estetica.

Modalità d'esame

L'esame sarà costituito da un colloquio orale di commento e discussione sui testi di riferimento. Gli studenti che non frequentano con continuità il corso devono aggiungere ai testi di riferimenti: Arendt, Hanna, Il pescatore di perle. Walter Benjamin 1892 – 1940, Mondadori, Milano 1993, pp. 3 – 97.

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