L’Estetica è l'interrogazione filosofica sia dell'arte e della bellezza sia della dimensione estetica in generale (il percepire, il sentire, l'affetto). Questa interrogazione concerne l’intrinseco rapporto dell’arte con la storia e le epoche. L’Estetica è filosofica in sé e perciò non è né una filosofia `applicata’ ad un particolare campo, né storia dell'arte o critica d'arte. Compito della riflessione estetica, così come della filosofia in generale, è quello, indicato da Deleuze, di creare concetti in rapporto ai problemi che costituiscono l’essere stesso delle opere d’arte e la loro relazione con la storia e la vita dell’uomo. Finalità dell’insegnamento di Estetica è quello di chiarire il senso di tale interrogazione filosofica a partire da problemi o autori esemplari.
Nel corso progredito approfondiremo il problema del rapporto tra arte, bella apparenza e modernità in alcuni testi di Benjamin.
Testi di riferimento:
W. Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica. Arte e società di massa, Einaudi, Torino 1991, pp. 17 - 78.
Benjamin, W., Il surrealismo. Ultima istantanea sugli intellettuali europei, in Ombre corte. Scritti 1928 1929, Einaudi, Torino 1993, pp. 253 268.
Adorno, T. W., Profilo di W. Benjamin, in Prismi, Einaudi, Torino 1972, pp. 233 248.
P. Gambazzi, L’immagine e il pensiero. Sulla questione dell’arte e della morte dell’arte, Libreria Universitaria Editrice, presso libreria Erasmo, Verona 2004 (Parte Terza obbligatoria; Parte Seconda facoltativa).
Metodi didattici: lezioni frontali e seminari.
Prerequisiti: aver frequentato un corso introduttivo di estetica.
L'esame sarà costituito da un colloquio orale di commento e discussione sui testi di riferimento. Gli studenti che non frequentano con continuità il corso devono aggiungere ai testi di riferimenti: Arendt, Hanna, Il pescatore di perle. Walter Benjamin 1892 1940, Mondadori, Milano 1993, pp. 3 97.
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