Il corso si propone di esplorare la specificità del discorso pedagogico, quale riflessione mai conclusa intorno all’educazione, intesa come cammino verso una misura di sé segnata da pienezza e, quindi, inedita, così da dare voce al non-ancora come cifra creativa di un percorso formativo intrapreso nella singolare concretezza del vivere. Si intende così recuperare all’attenzione pedagogica anche la dimensione, spesso anestetizzata, del mondo emozionale.
Discorso pedagogico e azione educativa.
-Il profilarsi di un discorso autenticamente pedagogico esige che, accanto al “come” e al “che cosa”, venga posta la questione del “perché”, della ricerca di una configurazione di senso, che dia ragione delle scelte che si operano.
-L’esercizio di un pensare non precostituito all’evento educativo opera a favore del superamento dei vari dualismi (ragione / emozione, pensare/ sentire, teoria/ prassi, etc.) e premia una ragione dell’intero.
-Si prefigura quindi la riflessione sulle modalità di una comunicazione educativa consapevole delle sue chiarezze e delle sue opacità.
Bibliografia
M. Contini, Per una pedagogia delle emozioni, La Nuova Italia, Firenze, 2002.
M.Contini, M. Fabbri, P. Manuzzzi, Non di solo cervello,Cortina, Milano, 2006.
Prova scritta con domande aperte.
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