Le differenze e le disuguaglianze agiscono nel lavoro educativo e di cura
spesso mettendo in scacco le prassi consolidate, esponendoci all’imprevisto,
alla crisi, alla necessità di creare.
Il corso intende approfondire le teorie e le pratiche nate dal pensiero e dalla
politica delle donne che hanno elaborato una florida riflessione sui temi della
cura e della formazione: un sapere incarnato che mette a lavoro i sensi, le
risonanze, le relazioni per ripensare l’incontro con l’altro/a nel quotidiano
operare. Situarsi culturalmente ed emotivamente consente di compiere azioni
che siano coscienti delle asimmetrie e dei fattori geopolitici. Quali pratiche possiamo, quindi, mettere in gioco per pensare e fare la
differenza nei servizi socio-educativi? Le formatrici offriranno alla
sperimentazione consolidate pratiche riflessive, trasformative e artistiche come
proposta per rinnovare le prassi, le didattiche e i setting, rilanciando la cura
come bene comune.
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