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Parole a bassa frequenza e supporto materno nella lettura congiunta con bambini con disturbo specifico di linguaggio  (2013)

Autori:
Majorano, Marinella; Lavelli, Manuela
Titolo:
Parole a bassa frequenza e supporto materno nella lettura congiunta con bambini con disturbo specifico di linguaggio
Anno:
2013
Tipologia prodotto:
Abstract in Atti di convegno
Tipologia ANVUR:
Abstract in Atti di convegno
Lingua:
Italiano
Formato:
Elettronico
Titolo del Convegno:
XXVI Congresso Nazionale AIP, Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell'educazione
Luogo:
Milano
Periodo:
19-21 settembre
Casa editrice:
Vita e Pensiero
ISBN:
9788834326572
Intervallo pagine:
30-31
Parole chiave:
Apprendimento lessicale; bambini con disturbo specifico di linguaggio; supporto materno; parole a bassa frequenza
Breve descrizione dei contenuti:
Molti studi indicano che la condivisione del focus attentivo con l'adulto facilita lo sviluppo linguistico e cognitivo del bambino (Chapman, 2000; Tomasello, 2001), in quanto permette di rendere le intenzioni del partner interattivo maggiormente "trasparenti" (Hoff & Naigles, 2002; Pinker, 1984) e aiuta il bambino a far fronte al problema dell'"indeterminatezza del referente", favorendo la mappatura parola-oggetto (Dominey & Dodane, 2004). Un contesto privilegiato per questo processo è rappresentato dalla lettura congiunta. Questa routine interattiva facilita la condivisione del focus e l'utilizzo di comportamenti di scaffolding (es. indicare, chiedere, parafrasare), che favorirebbero anche l'acquisizione di parole nuove (Weizman & Snow, 2001). Tali aspetti risultano particolarmente rilevanti per i bambini con difficoltà linguistiche, come i bambini con disturbi specifici del linguaggio (DSL), che a causa delle loro limitazioni nella comprensione e produzione verbale, sarebbero particolarmente sensibili alle caratteristiche del contesto comunicativo-linguistico (Riches et al., 2003; Gray, 2004). Tuttavia la letteratura riporta dati controversi sui processi comunicativi durante la lettura congiunta delle diadi con DSL. Non è chiaro in che misura e con quali modalità i genitori siano in grado di adattarsi alle limitazioni dei loro bambini e di coinvolgerli attivamente nell'interazione ("ipotesi supportiva", Barachetti & Lavelli, 2011; Vander-Woude & Barton, 2001), o tendano piuttosto a compensare le difficoltà, mostrando minore responsività (Jones & Conti-Ramsden, 1997; Leonard, 1998). Il presente lavoro si propone di analizzare i processi comunicativi durante la lettura congiunta in diadi madre-bambino-con-DSL e madre-bambino-con-sviluppo-tipico. Nello specifico, intende analizzare gli scambi interattivi che si sviluppano quando nella lettura compare una parola a bassa frequenza d’uso; tali sequenze di interazione sarebbero particolarmente rilevanti per il successivo sviluppo linguistico (Weizman & Snow, 2001). In base all'ipotesi supportiva, ci si aspetta che la quantità di informazioni e supporto sia maggiore nelle diadi con bambini con DSL e che in queste diadi il supporto materno sia associato ad un maggiore coinvolgimento verbale del bambino. Partecipano allo studio 15 bambini con DSL di tipo espressivo di età prescolare (M = 4.7; range: 3.5-5.5) e due gruppi di 15 bambini con sviluppo tipico (ST): un gruppo di pari età cronologica (M = 4.6; range: 3.5-5.7) ed un gruppo di pari età linguistica (M = 2.6; range: 1.8-3.4), con le loro madri. Ogni diade madre-bambino è stata osservata a casa durante due episodi di lettura congiunta. Per ogni sessione osservativa è stato trascritto ed analizzato il linguaggio spontaneo prodotto da ciascun partecipante mediante il sistema CHAT di Childes (MacWhinney, 2000). Le parole a bassa frequenza sono state identificate in base al totale di occorrenze nel Lessico Elementare < 10 (Marconi et al., 1994). Per ogni enunciato materno all'interno delle sequenze focalizzate su una parola a bassa frequenza, sono stati codificati i seguenti indici, adattando il sistema di codifica di Weizman and Snow (2001) e di Mannle et al. (1991): informazione fornita (diretta/indiretta/assente), supporto fornito per far comprendere il suo significato (fisico/verbale/assente). Ogni enunciato del bambino è stato codificato come: iniziativa, risposta semplice, risposta estesa, interruzione. I risultati indicano che le mamme dei bambini con DSL producono una maggior proporzione di enunciati con informazioni dirette sul referente (U = 38.5, p < .01) e producono una più alta proporzione di enunciati supportivi (U = 49; p <.01) rispetto alle mamme dei coetanei con ST. Inoltre forniscono un maggior numero di enunciati con informazioni dirette e indirette (U = 62.5, p <.05) anche rispetto alle mamme dei più piccoli di pari livello linguistico. Infine si evidenzia che gli
Pagina Web:
http://www.aip2013sviluppoeducazione.it/‎
Id prodotto:
84542
Handle IRIS:
11562/619386
depositato il:
29 settembre 2013
ultima modifica:
25 ottobre 2022
Citazione bibliografica:
Majorano, Marinella; Lavelli, Manuela, Parole a bassa frequenza e supporto materno nella lettura congiunta con bambini con disturbo specifico di linguaggio  in Atti del XXVI Congresso AIP, Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell'EducazioneVita e PensieroAtti di "XXVI Congresso Nazionale AIP, Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell'educazione" , Milano , 19-21 settembre , 2013pp. 30-31

Consulta la scheda completa presente nel repository istituzionale della Ricerca di Ateneo IRIS

Progetti Collegati
Titolo Dipartimento Responsabili
Continuazione PRIN 'Gesti e parole nella lettura congiunta con bambini con ritardo/disturbo specifico di linguaggio: dall’analisi dell’interazione all’intervento di promozione di strategie conversazionali efficaci (PRIN 2008: 2010-2012)' focalizzata sulla valutazione e l'implementazione dell'intervento Dipartimento Scienze Umane Manuela Lavelli
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