Per un quadriennio Alberto Agosti ha fatto parte dell’Osservatorio Regionale Permanente sul fenomeno del bullismo, creato su mandato del MIUR nel 2006 (Ministero Fioroni), Osservatorio che nel tempo ha dovuto orientarsi anche verso altre finalizzazioni, volute sempre dal MIUR – per esempio verso il tema del ben-essere degli studenti. Anche relativamente a codesta collaborazione con l’Amministrazione scolastica, in questo caso regionale su mandato di quella nazionale, non è stato semplice farsi promotori di un’azione di formazione, ma anche un’azione di ricerca, di modalità di intervento e di prevenzione da parte degli insegnanti, degli adulti e degli allievi, che fossero determinate a partire dalle pratiche esistenti e dalle precomprensioni degli attori interessati. Non è stato infatti semplice proporre e far funzionare l’idea di un empowerment, anche in termini di appunto ricerca-azione, a partire dalle competenze già praticate, contrastando, di fatto, una logica di pura e semplice attesa, da parte degli attori interessati – e di distribuzione, da parte degli ‘erogatori’ di formazione – di protocolli e pratiche precedentemente elaborati, secondo un modello in buona parte applicazionista.
Il contributo a stampa prodotto da Alberto Agosti che riporta gli esiti della ricerca-azione risulta finalizzato a sostenere l'idea che la formazione degli adulti preposti alla cura e alla tutela dei minori, per quanto riguarda il fenomeno del bullismo, va progettata e implementa secondo un modello di empowerment degli adulti stessi, piuttosto che un modello ormai obsoleto ‘a cascata’.
Prodotto: Agosti A., La consapevolezza di un’opzione motivata e motivante: la prevenzione e l’azione in merito al fenomeno del bullismo in Ministero dell’Istruzione e della Ricerca – Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, Non chiamatemi bullo, ma con il mio nome (a cura di A. Tiberi), Verona 2009, pp.19-27.
