La "tensione irriducibile": le "forme" del potere e i "legami" del sociale

Data inizio
30 settembre 2005
Durata (mesi) 
24
Dipartimenti
Culture e Civiltà, Scienze Umane
Responsabili (o referenti locali)
Morandi Emmanuele

Progetto di ricerca 2005

Emmanuele Morandi


LA “TENSIONE IRRIDUCIBILE”: LE “FORME” DEL POTERE E I “LEGAMI” DEL SOCIALE


Parole chiave:
legame sociale, sistema politico, mutamento sociale, post-modernità, demarcazione relazionale, spazio pubblico sociale, genealogia sociale

Sommario della ricerca

La ricerca tenterà di recuperare, soprattutto sul piano teorico (senza trascurare i risultati delle più importanti ricerche empiriche) quella "demarcazione" tra il sociale e il politico che i processi che hanno caratterizzato la modernità e la tarda-modernità hanno decostruito in nome di un senso ultimo e di una forma definitiva di cui si pensava fosse portatore il sistema politico. La globalizzazione ha infatti stigmatizzato l’illusorietà di tale costruzione.


Presupposti metodologici e scientifici

È necessario focalizzare e riscoprire quella metodologia della ricerca sociale, forse attualmente marginalizzata, che più che una registrazione dell'esistente è uno sforzo per afferrarne i principi genetici e genealogici che lo producono (Foucault). Una metodologia genealogica è quella che può evitare alla teorizzazione sociologica di cadere in una arbitraria ermeneutica del sociale, in quando mette in costante correlazione l'osservazione empirica della società con la pluralità dei processi che la generano (Gili). Infatti la natura processuale della vita sociale è il motore che produce i fenomeni che osserviamo e una ricerca improntata ad una metodologia genealogica parte da una fenomenologia del sociale – e quindi dalle tecniche usate per rilevarlo - per risalire all’insieme dei processi di cui i fenomeni sono intessuti. Tutto questo non dimenticando che lo sguardo sociologico è uno dei fili di quel tessuto che rende complesso e triadico il rapporto epistemologico: a) i fenomeni sociali b) i processi di cui sono composti c) l’elaborazione di un senso che si rifrange, a sua volta, come processo sui fenomeni sociali stessi (Morin).

Obbiettivi e contenuti della ricerca

L'attuale crisi dello Stato-Nazione (legata ai potenti processi di globalizzazione) rilancia il problema della differenza tra società e politica che anziché costruirsi in una contrapposizione, come nella tradizione marxista, o in una loro assimilazione, come nella tradizione liberale, oggi tende a risemantizzarsi attraverso il recupero (che ha però subito importanti aggiornamenti) dell’antica categoria e realtà della “società civile”. Sono tante le ricerche empiriche che tentano di focalizzare tali mutamenti nel rapporto tra Politica e Società e spesso le interpretazioni che ne vengono date non vanno al di là della categoria del disimpegno o del disinteresse nei confronti della politica. In realtà il progetto di ricerca intende indagare in una ulteriore profondità tale fenomenologia in quanto il problema si pensa vada letto nel senso di una “colonizzazione” del sistema politico sulle dinamiche di costruzione della realtà sociale; colonizzazione il cui senso va ricercato in una sorta di “microfisica del potere” che vede le differenze delle forme, della normatività e dei codici simbolici della vita sociale un campo di sperimentazione e di incremento del controllo sociale nelle modalità proprie della post-modernità. Il controllo infatti è attualmente semantizzabile nella logica della seduttività e del piacere e presuppone una “società di individui” e non una società di relazioni articolate ed espressive di vita sociale (associazionismo e legami sociali).

Descrizione del progetto di ricerca

Date queste premesse si tratta di demarcare sia sul piano epistemologico sia sul piano dell’azione sociale (quindi di natura pratica ed empirica) la società dalla politica attraverso un codice che eviti le derive delle teorie del conflitto e le derive di una retorica meramente emancipativa. Si pensa che la strada sia quella di mettere a fuoco la natura dello spazio pubblico. Con le categorie del diritto moderno lo spazio pubblico, quello accessibile a tutti, è stato pensato e messo in opera in una dimensione propria e specifica della politica (nella sua connotazione democratica). Il “male” di tale interpretazione, non solo rappresentativa ma anche prassica, pensiamo sia la sua assolutezza. Negare, più o meno consapevolmente, vi sia uno spazio pubblico a tutti gli effetti del sociale, con caratteristiche proprie non riconducibili allo spazio pubblico politico, è uno dei fattori che pensiamo favoriscano i processi di destabilizzazione sia del sistema politico sia di quello economico che oggi assumono il nome di globalizzazione. A questo proposito si indagherà il paradigma liberale, quello repubblicano e quello discorsivo habermasiano cercando di comparare tali prospettive con le ricerche empiriche più importanti condotte sul piano dei fenomeni politici.

Risultati attesi
L’obbiettivo è quello di riuscire a disegnare sia sul piano teorico sia su un piano empirico la realtà e le condizioni strutturali di uno spazio pubblico sociale con le sue caratteristiche peculiari.

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Enti finanziatori:

Finanziamento: assegnato e gestito dal Dipartimento

Partecipanti al progetto

Aree di ricerca coinvolte dal progetto
Società inclusive e pratiche di cittadinanza
SOCIOLOGY

Attività

Strutture

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